Dio ama i Suoi figli, ossia ogni persona che sia mai nata. Prima di nascere e ottenere un corpo fisico, ognuno di noi è vissuto nel mondo preterreno come spirito.
Nulla dimostra più pienamente la profondità e la portata dell’amore di Dio della Sua disponibilità a sacrificare Suo Figlio affinché noi, Suoi figli, possiamo vincere la morte e ricevere la vita eterna.
Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
Nulla illustra meglio l’amore di Gesù Cristo della Sua disponibilità a dare la Sua vita per espiare i peccati dell’umanità, per compensare tutte le sofferenze e le ingiustizie, e per spezzare le catene della morte per tutti noi (vedere Alma 7:11–13).
Nessuno ha amore più grande che quello di dar la sua vita per i suoi amici.
In uno dei discorsi tenuti alla conferenza generale di ottobre 2009, il presidente Dieter F. Uchtdorf ha descritto l’amore di Dio:
“Dio non bada all’aspetto esteriore delle persone. Credo che non Gli interessi per niente se viviamo in un castello o in una capanna, se siamo attraenti o bruttini, se siamo famosi o dimenticati. Sebbene siamo incompleti, Dio ci ama in maniera completa. Sebbene non siamo perfetti, Dio ci ama in maniera perfetta. Sebbene possiamo sentirci persi e senza guida, l’amore di Dio ci avvolge completamente.
Egli ci ama perché è pieno di una quantità infinita di amore santo, puro e indescrivibile. Per Dio siamo importanti, non a motivo del nostro curriculum, ma perché siamo Suoi figli. Egli ama ciascuno di noi” (“L’amor di Dio”, conferenza generale di ottobre 2009).
Dio ama tutti noi; ama le persone di ogni fede e coloro che una fede non ce l’hanno; ama coloro che soffrono; ama allo stesso modo il ricco e il povero; ama le persone di ogni razza e cultura, chi è sposato, chi è single e coloro che sono attratti dalle persone dello stesso sesso e che si identificano come gay, lesbiche o bisessuali. Dio si aspetta che seguiamo il Suo esempio.
Ci viene comandato di amare Dio e di amarci l’un l’altro
Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua. Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi.
Dimostriamo il nostro amore per Dio obbedendo ai Suoi comandamenti (vedere Giovanni 14:15) e amandoci l’un l’altro (vedere Giovanni 13:34). Se avete un familiare o un amico che prova attrazione verso lo stesso sesso o si identifica come gay, abbiate amore per questa persona. Il presidente Henry B. Eyring ha osservato:
“Se volete rimanere vicini a qualcuno che vi è stato caro, ma dal quale siete stati separati, sapete come fare: trovereste un modo di parlargli, un modo per ascoltarlo, e scoprireste senza dubbio il modo di fare qualcosa l’uno per l’altro. Più spesso ciò avviene, più a lungo dura, e più profondo sarà il legame d’affetto. Se passa tanto tempo senza questo parlare, questo ascoltare, questo fare, il legame si indebolisce.
Dio è perfetto e onnipotente, mentre io e voi siamo esseri terreni. Ma Egli è il nostro Padre, Egli ci ama e ci offre la possibilità di avvicinarci a Lui come faremmo con un amico affettuoso. E lo farete nella stessa maniera: parlando, ascoltando e facendo” (“Per avvicinarci di più a Dio”, conferenza generale di aprile 1991).
L’amore per Dio si dimostra amando e servendo gli altri.
Ed ecco, io vi dico queste cose affinché possiate imparare la saggezza; affinché possiate imparare che quando siete al servizio dei vostri simili, voi non siete che al servizio del vostro Dio.
Che cosa significa amarsi l’un l’altro? L’amore si interessa; l’amore ascolta; l’amore include; l’amore ispira. L’amore è la vera caratteristica che ci rende umani, poiché siamo figli di Dio e “Dio è amore” (1 Giovanni 4:8). Durante l’Ultima Cena il Salvatore ribadì: “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13:35).
Il comandamento di amarci gli uni gli altri include amare coloro che non vedono il mondo come lo vediamo noi. Come ha spiegato l’anziano Dallin H. Oaks:
“In moltissimi rapporti interpersonali e circostanze della vita dobbiamo convivere con le differenze. Dove è di importanza vitale, la nostra posizione non va negata né abbandonata, ma come seguaci di Cristo dobbiamo imparare a vivere pacificamente con chi non ha i nostri stessi valori o non accetta gli insegnamenti su cui essi si basano. Il piano di salvezza del Padre, che conosciamo grazie alla rivelazione profetica, ci pone in circostanze terrene in cui dobbiamo osservare i Suoi comandamenti. Ciò comprende amare [le persone di diversa] cultura e […] credo religioso […], come ci ha amato Lui. Come insegnò un profeta del Libro di Mormon, dobbiamo spingerci innanzi avendo ‘amore verso Dio e verso tutti gli uomini’ (2 Nefi 31:20)” (“Amare gli altri e convivere con le differenze”, conferenza generale di ottobre 2014).
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