Dio ama i Suoi figli, ossia ogni persona che sia mai nata. Prima di nascere e ottenere un corpo fisico, ognuno di noi è vissuto nel mondo preterreno come spirito.

Nulla dimostra più pienamente la profondità e la portata dell’amore di Dio della Sua disponibilità a sacrificare Suo Figlio affinché noi, Suoi figli, possiamo vincere la morte e ricevere la vita eterna.


Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

(Giovanni 3:16).


Nulla illustra meglio l’amore di Gesù Cristo della Sua disponibilità a dare la Sua vita per espiare i peccati dell’umanità, per compensare tutte le sofferenze e le ingiustizie, e per spezzare le catene della morte per tutti noi (vedere Alma 7:11–13).


Nessuno ha amore più grande che quello di dar la sua vita per i suoi amici.

(Giovanni 15:13).


In uno dei discorsi tenuti alla conferenza generale di ottobre 2009, il presidente Dieter F. Uchtdorf ha descritto l’amore di Dio:

“Dio non bada all’aspetto esteriore delle persone. Credo che non Gli interessi per niente se viviamo in un castello o in una capanna, se siamo attraenti o bruttini, se siamo famosi o dimenticati. Sebbene siamo incompleti, Dio ci ama in maniera completa. Sebbene non siamo perfetti, Dio ci ama in maniera perfetta. Sebbene possiamo sentirci persi e senza guida, l’amore di Dio ci avvolge completamente.

Egli ci ama perché è pieno di una quantità infinita di amore santo, puro e indescrivibile. Per Dio siamo importanti, non a motivo del nostro curriculum, ma perché siamo Suoi figli. Egli ama ciascuno di noi” (“L’amor di Dio”, conferenza generale di ottobre 2009).

Dio ama tutti noi; ama le persone di ogni fede e coloro che una fede non ce l’hanno; ama coloro che soffrono; ama allo stesso modo il ricco e il povero; ama le persone di ogni razza e cultura, chi è sposato, chi è single e coloro che sono attratti dalle persone dello stesso sesso e che si identificano come gay, lesbiche o bisessuali. Dio si aspetta che seguiamo il Suo esempio.

Ci viene comandato di amare Dio e di amarci l’un l’altro

Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua. Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso.

(Matteo 22:37–39)


Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi.

(Giovanni 15:12).


Dimostriamo il nostro amore per Dio obbedendo ai Suoi comandamenti (vedere Giovanni 14:15) e amandoci l’un l’altro (vedere Giovanni 13:34). Se avete un familiare o un amico che prova attrazione verso lo stesso sesso o si identifica come gay, abbiate amore per questa persona. Il presidente Henry B. Eyring ha osservato:

“Se volete rimanere vicini a qualcuno che vi è stato caro, ma dal quale siete stati separati, sapete come fare: trovereste un modo di parlargli, un modo per ascoltarlo, e scoprireste senza dubbio il modo di fare qualcosa l’uno per l’altro. Più spesso ciò avviene, più a lungo dura, e più profondo sarà il legame d’affetto. Se passa tanto tempo senza questo parlare, questo ascoltare, questo fare, il legame si indebolisce.

Dio è perfetto e onnipotente, mentre io e voi siamo esseri terreni. Ma Egli è il nostro Padre, Egli ci ama e ci offre la possibilità di avvicinarci a Lui come faremmo con un amico affettuoso. E lo farete nella stessa maniera: parlando, ascoltando e facendo” (“Per avvicinarci di più a Dio”, conferenza generale di aprile 1991).

L’amore per Dio si dimostra amando e servendo gli altri.


Ed ecco, io vi dico queste cose affinché possiate imparare la saggezza; affinché possiate imparare che quando siete al servizio dei vostri simili, voi non siete che al servizio del vostro Dio.

(Mosia 2:17)


Che cosa significa amarsi l’un l’altro? L’amore si interessa; l’amore ascolta; l’amore include; l’amore ispira. L’amore è la vera caratteristica che ci rende umani, poiché siamo figli di Dio e “Dio è amore” (1 Giovanni 4:8). Durante l’Ultima Cena il Salvatore ribadì: “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13:35).

Il comandamento di amarci gli uni gli altri include amare coloro che non vedono il mondo come lo vediamo noi. Come ha spiegato l’anziano Dallin H. Oaks:

“In moltissimi rapporti interpersonali e circostanze della vita dobbiamo convivere con le differenze. Dove è di importanza vitale, la nostra posizione non va negata né abbandonata, ma come seguaci di Cristo dobbiamo imparare a vivere pacificamente con chi non ha i nostri stessi valori o non accetta gli insegnamenti su cui essi si basano. Il piano di salvezza del Padre, che conosciamo grazie alla rivelazione profetica, ci pone in circostanze terrene in cui dobbiamo osservare i Suoi comandamenti. Ciò comprende amare [le persone di diversa] cultura e […] credo religioso […], come ci ha amato Lui. Come insegnò un profeta del Libro di Mormon, dobbiamo spingerci innanzi avendo ‘amore verso Dio e verso tutti gli uomini’ (2 Nefi 31:20)” (“Amare gli altri e convivere con le differenze”, conferenza generale di ottobre 2014).

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